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Iperidrosi rimedi

Rimedi per l’iperidrosi esistono?

Per il trattamento dell’iperidrosi sono stati utilizzati numerosi rimedi e soluzioni. I farmaci purtroppo non sono molto efficaci, tranne nei casi più lievi. Inoltre, alcuni di questi sono irritanti e causano macchie sulla pelle. L’intervento chirurgico di simpaticectomia sebbene efficace, è piuttosto invasivo e presenta potenziali complicanze tanto da non poter essere considerato una valida alternativa. Esistono altri rimedi per l’iperidrosi che utilizzano dispositivi medici che permettono un miglior controllo della sudorazione eccessiva sia delle mani che dei piedi.

Che cosa è l’iperidrosi?

L’iperidrosi indica un’eccessiva attività del meccanismo di sudorazione, regolato dal sistema nervoso simpatico e deputato alla regolazione della temperatura corporea. Tale manifestazione può essere circoscritta o diffusa ed è riconducibile a molteplici cause.

Come si fa a capire se si soffre di iperidrosi?

La principale manifestazione dell’iperidrosi è una sudorazione eccessiva, non associata a esercizio fisico o fattori esterni. La persona che soffre di questa condizione arriva a perdere grandi quantità di liquidi, visibili attraverso, ad esempio, fronte gocciolante o mani bagnate.

Per la diagnosi, è sufficiente un esame obiettivo supportato dalla raccolta delle informazioni relative alla storia clinica del paziente.

Significativo è anche l’impatto psicologico che sulla persona può avere questo disturbo, in termini soprattutto di relazioni sociali. Il paziente che soffre di iperidrosi può accusare forte imbarazzo e disagio.

Iperidrosi rimedi classici e problematiche

Il trattamento dell’iperidrosi può essere medico, e solitamente contempla il ricorso a:

  • Deodoranti antitraspiranti (come quelli contenenti cloruro d’alluminio)
  • Iniezioni di tossina botulinica nella zona interessata dal fenomeno
  • intervento chirurgico per i pazienti affetti per lungo tempo da iperidrosi localizzata alle mani, alle ascelle o al volto che non ottengono miglioramenti con i trattamenti medici

Questi rimedi per l’iperidrosi sono gravati da alcune problematiche, ad esempio l’alluminio è un metallo che è stato associato allo sviluppo del parkinson per cui occorre non abusare di tali deodoranti, oltre al fatto che difficilmente riesce a tenere sotto controllo la sudorazione.

L’intervento chirurgico è piuttosto invasivo e non privo di rischi, inoltre in alcuni casi si sviluppa la cosiddetta “ sudorazione compensatoria” in altre parti del corpo.

L’utilizzo della tossina botulinica invece quando utilizzata a livello delle mani potrebbe produrre una transitoria riduzione della forza.

Iperidrosi rimedi efficaci per mani e piedi

Nel nostro studio medico viene applicata una tecnologia elettroterapica con correnti continue e pulsate che consente di controllare la sudorazione eccessiva senza interventi invasivi o potenzialmente pericolosi.

Questo rimedio per l’iperidrosi viene eseguito da anni con buoni risultati ed è scientificamente provato.

Come si effettua questo trattamento per la sudorazione eccessiva?

Questa tecnica prevede che le mani o i piedi vengano semplicemente messi in un bagno d’acqua localizzato attraverso il quale vengono fatti fluire gli impulsi pulsati.

Il medico regola l’apparecchiatura in modo tale che non ci sia alcun fastidio per il paziente.

La durata del trattamento è di 15-20 minuti circa e i risultati generalmente iniziano dopo 5-6 sedute con il massimo beneficio che viene raggiunto con circa 10-12 sedute.

Successivamente, potrebbe essere necessario effettuare 1 seduta ogni 3-4 settimane per un mantenimento.

Iperidrosi rimedi – Dove si effettua il trattamento

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Dr Raggi ozonoterapia terni

Insufflazione rettale di Ozono

L’insufflazione rettale di ozono è una terapia che utilizza l’ozono (O3), una molecola che deriva dall’ossigeno (O2). L’ozono viene introdotto nell’intestino attraverso per via rettale. Questa terapia è stata sviluppata per la prima volta in Germania negli anni ’50 ed è utilizzata in tutto il mondo.

L’insufflazione rettale di ozono è indicata per molte patologie, tra cui la sindrome dell’intestino irritabile, la colite ulcerosa, la malattia di Crohn, la diverticolite, la cistite interstiziale, l’herpes genitale, l’endometriosi, la prostatite, la candida e molte altre malattie infiammatorie e infezioni.

L’insufflazione rettale di ozono inoltre ha effetti benefici sistemici (su tutto l’organismo) producendo per circa l’80% gli effetti della grande autoemoterapia (ozono nel sangue).
Per questo motivo è infatti indicato anche per le bronchiti, per la stanchezza cronica o per stimolare il sistema immunitario nei pazienti oncologici

Mentre la grande autoemoterapia (ozono nel sangue) comporta l’estrazione di sangue dal paziente, la miscelazione del sangue con ozono e la successiva reiniezione del sangue ozonizzato, l’insufflazione rettale di ozono è molto meno invasiva eprevede l’introduzione di ozono direttamente nell’intestino tramite una piccola e morbida sonda. In questo modo, l’ozono viene assorbito subito nel sangue attraverso le pareti dell’intestino e ha effetti sistemici.

Tra i principali benefici dell’insufflazione rettale di ozono vi sono la riduzione dell’infiammazione, la stimolazione del sistema immunitario, l’aumento del flusso sanguigno e dell’ossigenazione dei tessuti, la riduzione del dolore e dell’edema, la promozione della guarigione dei tessuti danneggiati e la lotta contro le infezioni batteriche, virali e fungine.

Per effettuare l’insufflazione rettale di ozono, è necessario utilizzare un dispositivo apposito, chiamato ozonizzatore, che produce ozono ad alta concentrazione. L’ozono viene poi introdotto nell’intestino attraverso un catetere rettale, mentre il paziente è sdraiato su un lato con le ginocchia piegate.

L’insufflazione rettale di ozono è una terapia sicura e poco invasiva, che può essere utilizzata come terapia integrativa a quelle convenzionali.

Dove si effettua l’insufflazione rettale di Ozono

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LDN Italia- Naltrexone a basso dosaggio

La terapia LDN è una terapia a base di Naltrexone a basso dosaggio, che sta guadagnando sempre più attenzione nella comunità medica e scientifica. In questo articolo, esploreremo cos’è il LDN, come viene utilizzato e dove può essere prescritta la terapia LDN in Italia.

Cos’è la terapia LDN?

Il Low dose naltrexone (LDN) è una terapia che utilizza il principio attivo naltrexone a basso dosaggio. A dosaggio normale invece questo farmaco viene utilizzato per trattare l’abuso di alcol e oppiacei. Tuttavia, a dosi molto basse, il LDN ha effetti clinici e usi terapeutici diversi rispetto al dosaggio standard del farmaco.

la terapia LDN funziona aumentando la produzione di endorfine nel corpo, sostanze naturali che agiscono come antidolorifici e anti-infiammatori. Questa attività può contribuire ad alleviare i sintomi di una vasta gamma di malattie e condizioni.

Benefici del LDN

Il LDN è stato studiato in diverse malattie, e alcuni studi hanno riportato benefici significativi. Ecco alcuni esempi:

Malattia di Crohn – uno studio pubblicato sulla rivista medical Journal of Clinical Gastroenterology ha mostrato che il LDN può essere efficace nel ridurre i sintomi di questa malattia, come il dolore addominale, la diarrea e la perdita di peso.
Sindrome da stanchezza cronica- in uno studio del 2009 pubblicato sulla rivista scientifica Pain Physician, il LDN ha dimostrato di migliorare la sintomatologia di questa problematica tra cui il dolore, l’astenia e la qualità del sonno.
Fibromialgia- in uno studio del 2013 pubblicato sulla rivista scientifica PLoS ONE, il LDN ha dimostrato di migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da fibromialgia, oltre a ridurre il dolore e l’affaticamento.
sclerosi multipla- in uno studio del 2010 pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Neurology, il LDN ha dimostrato di ridurre il numero di lesioni cerebrali e migliorato la funzione neurologica in questi pazienti.

Recentemente, è stato ipotizzato che la sindrome della stanchezza cronica possa essere legata alla presenza della proteina Spike del virus COVID-19. Si ritiene che questa proteina possa influenzare il sistema immunitario e causare una risposta infiammatoria cronica, che a sua volta potrebbe causare la stanchezza cronica. In alcuni casi, la vaccinazione COVID-19 potrebbe anche stimolare questa risposta infiammatoria e causare stanchezza cronica come effetto collaterale.

Come utilizzare il LDN?

Il naltrexone a basso dosaggio viene solitamente assunto per via orale, a dosi molto basse, di solito comprese tra 1,5 e 4,5 mg al giorno. Tuttavia, è importante notare che il LDN non è un farmaco approvato dalla FDA per queste condizioni. Ciò significa che l’LDN viene in qeusti casi prescritto “off-label”, il che significa che i medici possono prescriverlo per malattie per le quali non è ancora ufficialemente riconosciuto, ma per le quali la terapia con questo principio attivo ha comunque mostrato benefici in ricerche preliminari.

La terapia LDN non deve essere assunta durante gravidanza o da persone che assumono oppiacei e come con qualsiasi trattamento sanitario è importante valutare ogni singola situazione con il medico per assicurarsi che sia sicuro ed efficace per il proprio caso specifico.

Dove si effettua in Italia la terapia LDN – Naltrexone a basso dosaggio

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Infusion Vitamin Therapy: Benefits of High-Dose Vitamin C and Other Vitamins

Infusion vitamin therapy is a form of treatment that involves the administration of high doses of vitamins directly into the bloodstream through a vein. This approach is becoming increasingly popular as a complementary and alternative medicine option for managing various health conditions. In this article, we will explore the benefits of high-dose vitamin C therapy and other vitamins used in infusion vitamin therapy.

Infusion vitamin therapy can include a range of vitamins, depending on the individual’s health status and condition being treated. Some of the most commonly used vitamins in infusion therapy include:

Vitamin C: High-dose vitamin C therapy is known for its immune-boosting properties and is commonly used as an adjunct therapy for cancer patients. It has also been shown to help combat infections, support skin health, and reduce inflammation.

B Vitamins: B vitamins play a critical role in energy production and are essential for healthy nerve and brain function. Infusion therapy with B vitamins may be used to manage conditions such as chronic fatigue syndrome, depression, and anxiety.

Conclusion

Infusion vitamin therapy can provide numerous potential health benefits for a variety of conditions. High-dose vitamin C therapy is particularly popular due to its immune-boosting, anti-infective, and skin health benefits. Other antioxidants commonly used in infusion therapy include B vitamins, glutathione, NAC. It is essential to seek guidance from a qualified healthcare provider before initiating treatment to ensure safety and effectiveness. By following the appropriate dosages and precautions, infusion vitamin therapy can be a valuable addition to overall health and wellness.

Where are vitamin C infusions carried out? Dr. Raggi performs high-dose vitamin C infusions in Terni and Latina

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Intravenous Vitamin C: Benefits, Dosages, and Precautions

Intravenous vitamin C therapy, also known as high-dose vitamin C therapy, is a form of treatment that involves the administration of vitamin C directly into the bloodstream through a vein. Unlike oral vitamin C supplements, which have limited absorption capacity and can cause digestive side effects such as nausea and diarrhea, intravenous vitamin C therapy delivers high doses of vitamin C directly into the bloodstream, bypassing the digestive system.

Benefits of Intravenous Vitamin C Therapy

Intravenous vitamin C therapy has gained popularity as a complementary and alternative medicine approach for treating various health conditions. Some of the potential benefits of high-dose vitamin C therapy include:

Boosting Immunity: Vitamin C is known for its immune-boosting properties. High-dose vitamin C therapy has been shown to improve immune function, reduce inflammation, and promote wound healing.

Fighting Cancer: High-dose vitamin C therapy has been used as an adjunct therapy for cancer patients. Some studies suggest that vitamin C can help increase the effectiveness of chemotherapy and radiation therapy, reduce treatment side effects, and improve quality of life.

Combating Infections: High-dose vitamin C therapy has been used to treat various infections, including viral infections such as the common cold and flu, bacterial infections, and even sepsis.

Supporting Skin Health: Vitamin C is a powerful antioxidant that helps protect the skin from damage caused by free radicals. High-dose vitamin C therapy can help improve skin health, reduce the appearance of wrinkles and fine lines, and promote collagen production.

Dosages of Intravenous Vitamin C Therapy

The dosages of intravenous vitamin C therapy vary depending on the condition being treated and the individual’s health status. Typically, doses range from 5 to 100 grams per infusion, and treatment may involve multiple infusions per week.

It is important to note that high-dose vitamin C therapy should only be administered by a qualified healthcare provider experienced in this field. The provider will carefully evaluate the patient’s medical history, current health status, and potential risks before determining the appropriate dosage and treatment plan.

Precautions and Potential Risks

While intravenous vitamin C therapy is generally considered safe, there are some potential risks and precautions to consider.

Favism: People with G6PD deficiency, a genetic condition that affects the body’s ability to produce an enzyme called G6PD, should not receive intravenous vitamin C therapy. This condition can increase the risk of hemolysis, a breakdown of red blood cells, which can lead to anemia and other complications.

Iron Overload: People with iron overload disorders, such as hemochromatosis, should avoid high-dose vitamin C therapy as it can increase the absorption of iron in the body.

In conclusion, intravenous vitamin C therapy can provide numerous potential health benefits for a variety of conditions. However, it is important to seek guidance from a qualified healthcare provider before initiating treatment to ensure safety and effectiveness. By following the appropriate dosages and precautions, intravenous vitamin C therapy can be a valuable addition to overall health and wellness.

Where are vitamin C infusions carried out? Dr. Raggi performs high-dose vitamin C infusions in Terni and Latina

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Flebo vitamina C

La vitamina C è un nutriente importante per la salute e il benessere generale del nostro organismo. La sua azione antiossidante aiuta a prevenire l’ossidazione delle cellule e a proteggere il sistema immunitario.
L’assunzione di vitamina C per via orale (per bocca) è quella più comune, ma può portare ad effetti collaterali come nausea, diarrea e dolori gastrointestinali se assunta in quantità elevate.

Ciò avviene perché il nostro organismo ha una tolleranza intestinale alla vitamina C, che varia da persona a persona. Quando si supera questa tolleranza intestinale, la vitamina C non viene completamente assorbita dall’intestino e si accumula nell’intestino crasso, provocando l’aumento della pressione osmotica e la conseguente insorgenza di diarrea.

Tuttavia la vitamina c può anche essere assunta tramite flebo via endovenosa. Con tale modalità non provoca gli effetti collaterali sopramenzionati, poiché la vitamina C viene direttamente introdotta nel flusso sanguigno bypassando il tratto gastrointestinale.

In questo modo si possono raggiungere dosaggi molto più elevati rispetto all’assunzione per via orale e con una maggiore efficacia, poiché il nutriente viene assorbito al 100%.

La flebo di vitamina C è una tecnica che prevede la somministrazione di alti dosaggi di vitamina C direttamente in vena anche fino a 100 grammi. Il dosaggio è alto, considerando che per bocca si possono assumere da 1 a 5 grammi di vitamina c al giorno.
Gli alti dosaggi di vitamina C endovenosa possono variare da 25 a 200 grammi al giorno, a seconda della condizione del paziente e del protocollo di trattamento.

Questa terapia può essere utile in diversi contesti clinici, tra cui il trattamento integrato di alcune patologie oncologiche o delle infezioni.

Nel caso dei pazienti oncologici, la flebo di vitamina C può aiutare a migliorare la qualità di vita, riducendo i sintomi legati alla malattia e alle terapie antitumorali. Riesce a migliorare i sintomi come la stanchezza, l’insonnia, la perdita di appetito e la nausea.

Ma la vitamina C somministrata per via endovenosa può essere utile anche per stimolare il sistema immunitario in caso di infezioni. In questo caso, la vitamina C agisce come un antibiotico naturale, aiutando a distruggere i batteri nocivi e a rafforzare le difese immunitarie dell’organismo.

Durante la terapia, la vitamina C viene somministrata attraverso un’infusione endovenosa lenta, che può durare da 1 ora a una intera giornata.

È importante notare che la somministrazione endovenosa di vitamina C ad alti dosaggi non è raccomandata per tutte le persone. Ad esempio, le persone con favismo o emocromatosi non dovrebbero ricevere vitamina C endovenosa ad alti dosaggi.

In conclusione, la somministrazione endovenosa di vitamina C ad alti dosaggi è una metodica sicura e può essere un’opzione di trattamento efficace per alcune condizioni mediche. Tuttavia, è importante che questa terapia sia supervisionata da un medico esperto di tale tecnica e che sia eseguita solo dopo una valutazione completa del paziente.

Dove si effettuano le flebo di vitamina C

Il Dr. Raggi effettua le infusioni di vitamina C ad alto dosaggio a Terni presso lo studio medico in via primo maggio 65 e a Latina presso il centro medico Luma Medigroup

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Sinusite cronica

La sinusite cronica è una condizione infiammatoria dei seni paranasali che può causare sintomi fastidiosi e invalidanti come :
congestione nasale,
cefalea,
senso di pressione facciale,
dolori alle tempie.

Questa patologia quando diventa ricorrente nel tempo si definisci cronica e può avere diverse cause, tra cui infezioni batteriche o virali, allergie, polipi nasali o deviazioni del setto nasale.

Sebbene gli antibiotici siano spesso il primo trattamento prescritto per la sinusite cronica di origine batterica, in alcuni casi questi farmaci possono risultare inefficaci a causa della resistenza dei batteri. Inoltre, i farmaci possono avere effetti collaterali e a lungo termine.

Esistono terapie che possono essere utilizzate per trattare la sinusite cronica in modo efficace e senza effetti collaterali. Tra queste terapie si annoverano le insufflazioni nasali di ozono e la fototerapia LED.

SINUSITE CRONICA -INSUFFLAZIONA NASALI DI OZONO

Le insufflazioni nasali di ozono sono un trattamento non invasivo che prevede l’utilizzo di gas ozono per ridurre l’infiammazione e distruggere i batteri responsabili della sinusite cronica. L’ozono viene insufflato attraverso una cannula posta nelle narici e raggiunge direttamente i seni paranasali. L’azione dell’ozono è mirata e svolge una triplice azione: antinfiammatoria, antimicrobica e immunomodulante. Questo trattamento può essere utilizzato in modo sicuro e privo di effetti collaterali per ridurre i sintomi della sinusite cronica e prevenirne le recidive.

SINUSITE CRONICA- FOTOTERAPIA LED

La fototerapia LED, invece, prevede l’utilizzo di luce a bassa intensità per ridurre l’infiammazione e stimolare la guarigione. In questo caso, la luce a LED viene applicata esternamente alla zona interessata, come ad esempio le guance e le fronte, per 15-20 minuti. La luce a LED ha dimostrato di ridurre l’infiammazione e migliorare la circolazione sanguigna, promuovendo così la guarigione dei tessuti.

Entrambi i trattamenti sono utilizzati come terapia integrativa alla cura standard per la sinusite cronica, ma possono anche essere utilizzati come unico trattamento in caso di intolleranza o resistenza ai farmaci tradizionali. Inoltre, la fototerapia LED e le insufflazioni nasali di ozono possono essere utilizzate anche quando non si possono utilizzare antibiotici o quando questi non sono efficaci a causa della resistenza batterica.

Dove si effettuano i trattamenti per la sinusite a Terni

Il Dr. Raggi effettua le insufflazioni di ozono a Terni presso lo studio medico in via primo maggio 65.

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Sinusite – rimedi naturali

La sinusite è una fastidiosa infiammazione delle mucose dei seni paranasali, che può causare sintomi come:
mal di testa frontale,
congestione nasale,
febbre,
tosse con catarro.

Il trattamento standard della sinusite prevede l’uso di farmaci antibiotici o cortisonici, che possono avere effetti collaterali indesiderati e non sempre risolvere il problema alla radice. A volte i batteri riescono anche sviluppano le cosiddette “resistenze” e l’antibiotico non li riesce a debellare.

Fortunatamente, esistono alcuni rimedi naturali che possono aiutare ad alleviare i sintomi della sinusite e favorire la guarigione.

OZONO E SINUSITE
Tra i rimedi naturali più efficaci e rapidi per il trattamento della sinusite, ci sono le insufflazioni di ozono per via nasale, un trattamento che consiste nell’introduzione di ozono nell’area interessata. L’ozono è un gas composto da tre atomi di ossigeno, noto per le sue proprietà antibatteriche, antivirali e antinfiammatorie. Grazie a queste proprietà, l’ozono può aiutare ad eliminare i batteri e i virus responsabili della sinusite, ridurre l’infiammazione delle mucose nasali e migliorare la respirazione.

L’ozono viene prodotto da un dispositivo ozonizzatore, che converte l’ossigeno presente nell’aria in ozono. Il gas viene quindi insufflato nelle narici attraverso un’apposita cannula, in modo da raggiungere direttamente i seni paranasali. In questo modo, l’ozono può svolgere una serie di azioni benefiche:

Riduzione dell’infiammazione – l’ozono è in grado di ridurre l’infiammazione a livello dei seni paranasali, diminuendo la congestione nasale e il dolore associato alla sinusite.
Stimolazione del sistema immunitario – l’ozono può stimolare la produzione di citochine e altre molecole che svolgono un ruolo importante nella difesa dell’organismo contro i patogeni.
Azione antimicrobica – l’ozono è in grado di distruggere i batteri, i virus e i funghi presenti nei seni paranasali, eliminando così l’infezione alla base della sinusite.


In genere, le sedute di insufflazione di ozono per via nasale per la sinusite hanno una durata di circa 20-30 minuti e vengono ripetute per 3-4 volte, a distanza di 2-3 giorni l’una dall’altra. In questo modo, è possibile ottenere una significativa riduzione dei sintomi della sinusite in breve tempo. L’intero processo è indolore.

In alcuni casi, l’ozono può rappresentare una valida alternativa ai farmaci tradizionali per la sinusite, soprattutto quando gli antibiotici non sono efficaci perché i batteri sono diventati resistenti. Infatti, l’ozono non solo agisce in modo mirato sui patogeni, ma non presenta i rischi di effetti collaterali associati all’uso prolungato di antibiotici.

OLII ESSENZIALI E SINUSITE
Oltre alle insufflazioni di ozono per via nasale, esistono altri rimedi naturali che possono aiutare ad alleviare i sintomi della sinusite. Ad esempio, è consigliabile bere molta acqua e liquidi per mantenere idratate le mucose nasali, evitare ambienti troppo secchi o polverosi, e utilizzare soluzioni sali o di bicarbonato per lavare le narici. Inoltre, l’uso di oli essenziali come l’eucalipto o il mentolo può aiutare ad aprire le vie respiratorie e ridurre la congestione nasale.

In generale, i rimedi naturali per la sinusite possono rappresentare una valida alternativa ai farmaci tradizionali, soprattutto per coloro che preferiscono un approccio più naturale e indipendente alla cura della propria salute. Tuttavia, è importante ricordare che ogni caso è diverso e che la scelta del trattamento più adeguato dipende dalle specifiche caratteristiche e necessità di ciascun individuo.

Per questo motivo, è sempre consigliabile consultare un medico o un professionista sanitario prima di intraprendere qualsiasi terapia, anche se naturale. In questo modo, si potranno valutare le possibili controindicazioni o interazioni con eventuali farmaci in uso e si potranno ottenere indicazioni precise su come utilizzare al meglio i rimedi naturali per la sinusite.

Dove si effettuano i trattamenti per la sinusite a Terni

Il Dr. Raggi effettua le insufflazioni di ozono a Terni presso lo studio medico in via primo maggio 65.

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Deficit memoria breve termine, che cos’è e come migliorarla

La memoria a breve termine è una funzione cognitiva essenziale per la vita quotidiana. Tuttavia, molte persone soffrono di deficit di memoria a breve termine, che può causare difficoltà nella vita di tutti i giorni.
Le cause dei deficit di memoria a breve termine possono essere molteplici e includono :
• disturbi neurologici,
• traumi cranici,
• malattie come l’Alzheimer,
• lo stress,
• l’insonnia,
• l’uso di alcol o droghe


La memoria a breve termine è quella memoria che ci permette di tenere a mente informazioni per un breve periodo di tempo, generalmente da pochi secondi a pochi minuti. I problemi di memoria a breve termine possono manifestarsi in modi diversi nella vita quotidiana, ad esempio:
• Difficoltà nel ricordare nomi, numeri di telefono, appuntamenti o eventi recenti;
• Difficoltà nel seguire le istruzioni o le conversazioni;
• Difficoltà nell’apprendimento di nuove informazioni o nel ricordo di informazioni apprese recentemente;
• Dimenticanza di oggetti o luoghi comuni;
• Difficoltà nell’organizzazione di attività quotidiane o nel mantenere l’attenzione su un compito per un periodo di tempo prolungato.


Questi problemi di memoria possono causare frustrazione e possono influire sulla qualità della vita, rendendo difficile il lavoro e le relazioni personali.
Tuttavia, ci sono molte strategie che possono aiutare a migliorare la memoria, come l’utilizzo di tecniche mnemoniche, l’esercizio fisico regolare, l’adeguata quantità di sonno e la riduzione dello stress.

Soluzioni per il deficit di memoria a breve termine
La medicina è in continua evoluzione ed è alla ricerca di possibili soluzioni anche in questo ambito, e infatti recenti ricerche scientifiche hanno mostrato che gli abitanti delle zone che vivono in alta quota hanno sviluppato adattamenti fisiologici che sembrano offrire anche benefici a livello cerebrale. Ad esempio, alcune ricerche hanno notato che gli abitanti delle Ande hanno una maggiore capacità di memoria e di apprendimento rispetto a quelli che vivono a basse altitudini.
Un possibile meccanismo dietro questo effetto potrebbe essere legato alla produzione di eritropoietina (EPO), un ormone che viene prodotto quando si è esposti a differenti concentrazioni di ossigeno nell’aria e che sembra avere effetti positivi sul cervello.
In particolare, l’EPO sembra avere un effetto neuroprotettivo e neurotrofico, cioè che può proteggere le cellule cerebrali dai danni del tempo e promuovere la crescita e la sopravvivenza delle cellule cerebrali.

Partendo da queste ricerche la medicina ha sviluppato una tecnica chiamata IHT per imitare gli effetti benefici dell’alta quota senza la necessità di recarsi in montagna.

La terapia dell’ipossia intermittente per la salute del cervello
L’IHT (terapia dell’ipossia intermittente) è una tecnica che prevede di respirare in un ambiente con livelli di ossigeno controllati artificialmente uguali a quelli della montagna, mentre si è comodamente seduti e rilassati.
L’idea alla base dell’IHT è che l’esposizione a bassi livelli di ossigeno può indurre una serie di risposte fisiologiche simili a quelle che si verificano a quote elevate. In particolare, l’ipossia può stimolare la produzione di mediatori chimici che migliorano l’efficienza nell’utilizzo dell’ossigeno.
Sostanzialmente quando all’organismo si riduce il livello di ossigeno in un ambiente medico controllato, lui reagisce ottimizzando al massimo tutti i processi in cui è coinvolto l’ossigeno.
Migliorando tali processi, in questo modo sia il cervello che il cuore funzioneranno ad un livello superiore
La terapia ipossica può essere particolarmente efficace per coloro che soffrono di disturbi neurologici, come la malattia di Alzheimer o il morbo di Parkinson, che spesso portano a problemi di memoria. La terapia può anche essere utile per coloro che hanno subito un infortunio con trauma cranico.
La terapia ipossica funziona migliorando la funzione cerebrale attraverso l’aumento del flusso sanguigno e dell’ossigenazione del cervello. Questo può portare a una migliore comunicazione tra le cellule nervose e ad un aumento della plasticità cerebrale, il che può migliorare la memoria a breve termine.
Inoltre, la terapia ipossica può anche aiutare a ridurre l’infiammazione nel cervello, che è spesso associata a disturbi neurologici e alla perdita di memoria. La riduzione dell’infiammazione può aiutare a proteggere il cervello da danni futuri e a migliorare la funzione cognitiva.

Come si effettua una seduta di ipossia intermittente
Per eseguire l’IHT, il soggetto viene esposto a brevi periodi di bassi livelli di ossigeno, facendolo respirare tramite una maschera collegata al macchinario, seguito poi da periodi di normossia (ossigeno normale). La quantità di ossigeno può essere regolata in base alle esigenze del paziente e il trattamento può essere eseguito in modo intermittente o continuo.
Ogni trattamento dura circa 30-60 minuti.

Per quanto riguarda le precauzioni che devono essere prese per garantire la sicurezza del paziente durante il trattamento, è importante che la terapia dell’ipossia venga eseguita sotto la supervisione di un medico specializzato. Prima dell’inizio del trattamento, il medico deve eseguire una valutazione completa del paziente per identificare eventuali controindicazioni o rischi per la salute. Durante la terapia, il paziente deve essere costantemente monitorato per garantire che la concentrazione di ossigeno sia adeguata e che il trattamento non causi effetti collaterali indesiderati.

In generale, la terapia dell’ipossia è considerata una tecnica sicura ed efficace per il trattamento di diversi disturbi neurologici e cognitivi. Tuttavia, come per qualsiasi altra terapia medica, è importante seguire le precauzioni appropriate per garantire la sicurezza del paziente e massimizzare i benefici del trattamento.

Dove si effettua la terapia IHT – ipossia intermittente a Terni

Il Dr. Raggi effettua L’IHT a Terni presso lo studio medico in via primo maggio 65.

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21° Congresso Internazionale ISLA – Germania

Il Dr. Raggi è uno dei 15 speakers internazionali di alto livello che interverrà alla Conferenza ISLA 2022 in Germania, uno degli eventi più all’avanguardia nel settore della Medicina Rigenerativa e della Laser terapia.

Interverranno 15 speakers nelle seguenti discipline:

Terapia del dolore

Medicina Rigenerativa

Terapia fotodinamica antimicrobica e antitumorale

Terapia con cellule staminali e prp

Laser terapia endovena

Terapia laser transcranica

Programma completo:

FRIDAY, SEPTEMBER 9:
9.00 – 9.15: Michael H. Weber, MD (Germany, ISLA President) / Gerhard Litscher, Prof, PhD, MSc, MDsc (Medical University Graz/Austria, ISLA President): Welcome Note

9.15 – 10.00: Michael H. Weber, MD (Germany) / Robert Weber, MSc (Germany) / Martin Junggebauer, MSc (Germany): Latest Developments and Studies in the field of LLLT and Photodynamic Therapy

10.00 – 10.45: Gerhard Litscher, Prof, PhD, MSc, MDsc (Medical University Graz/Austria): Transcranial Photobiomodulation

10.45 – 11.00: Panel Discussion

11.00 – 11.30: Coffee Break

11.30 – 12.15: Volkmar Kreisel, MD (Germany): The Effects of NIR Photobiomodulation on the Autonomic Nervous System in Relation to CW or Pulsed Modes

12.15 – 13.00: Michael Grandjean, MD (Germany): Medicine without Laser? 17 Years with the Laser in Medicine

13.00 – 13.15: Panel Discussion

13.15 – 14.15: Lunch Break

14.15 – 15.00: Himanshu Bansal, MD (India): Application of Low Level Laser Therapy in Stem Cell Treatments and Regenerative Medicine: Evidence based enhanced Results

15.00 – 15.30: Francesco Raggi, MD (Italy): Anti-Aging Medicine: New Techniques with Lasers and Vitamin C

15.30 – 16.00: Marzena Wyganowska, Prof, PhD (Poland): Latest Research on Light Therapy for Depression

SATURDAY, SEPTEMBER 10:
09.00 – 09.45: Michael Weber, MD (Portugal): A Winning Trio: PBM + Oxyvenation + Mineralization – Intravenous Mitochondrial Medicine at the Highest Level

09.45 – 10.30: Udo Bakowksy, Prof, PhD (University Marburg, Germany): Bioactive Natural Products in Modern Therapy – Applications, Formulations and Bioavailability

10.30 – 10.45: Panel Discussion

10.45 – 11.15: Coffee Break

11.15 – 12.00: Michael H. Weber, MD (Germany): Clinical Applications of Photodynamic Tumor Therapy

12.00 – 12.45: James Laporta, MD (South Africa): Integrative Photodynamic Cancer Therapy: Case Studies from an Office Setting

12.45 – 13.00: Panel Discussion

13.00 – 14.00: Lunch Break

14.00 – 14.45: Ana Paz, DDS (Portugal): Endolaser Applications in Biological Dentistry: Rationale and Protocols with a Focus on Inflammations

14.45 – 15.30: Antonio Jimenez, MD (Mexico): The Non-Toxic Therapeutic Triad: Light, Sound und Heat

15.30 – 16.00: Petra Kscheschinski, ND (Germany): Low Level Laser Therapy: Holistic Treatment Approaches including Orthomolecular Aspects for Patients with Complex Symptoms in Pre- and Post-Treatment

16.00 – 16.15: Panel Discussion

16.15 – 16.45: Coffee Break

16.45 – 18.15: Workshop: Photodynamic Therapy in Integrative Cancer Management with Discussion of Current Cases

18.15: Closing Words and Future Perspectives

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