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Stai prendendo gli integratori nel modo sbagliato?

Ecco gli errori da evitare (e come farli funzionare davvero)

Gli integratori alimentari sono sempre più utilizzati per sostenere energia, concentrazione, sonno e difese immunitarie. Eppure, molte persone li assumono in modo scorretto e finiscono per non ottenere benefici, o peggio, per avere fastidi come nausea, disturbi intestinali o irritabilità.

Il punto non è solo quale integratore prendi, ma anche quando lo prendi, con cosa lo abbini e come lo conservi. In questo articolo vedremo gli errori più comuni e i consigli pratici per far sì che gli integratori funzionino davvero.

Gli integratori non lavorano da soli

Gli integratori non agiscono come elementi isolati, ma interagiscono tra loro. Alcuni nutrienti si potenziano, altri invece si ostacolano.

Esempi positivi:

  • Ferro + vitamina C → l’assorbimento del ferro aumenta fino a 3 volte.
  • Vitamina D + magnesio → il magnesio è necessario per attivare la vitamina D.
  • Magnesio + vitamina B6 → insieme sostengono l’umore e il sistema nervoso.

Esempi negativi:

  • Ferro + calcio → si bloccano a vicenda.
  • Troppo zinco → può ridurre i livelli di rame.
  • Vitamina D senza magnesio → può causare crampi o nervosismo.

👉 Non basta assumere “qualcosa”: conta molto come lo abbini.

Quando assumerli: le tempistiche sono fondamentali

L’orario e il contesto del pasto influenzano l’efficacia degli integratori.

  • Vitamina D → al mattino, durante un pasto contenente grassi (olio d’oliva, avocado, uova). Essendo liposolubile, così viene assorbita meglio e si rispetta il ritmo circadiano.
  • Magnesio → la sera, perché rilassa muscoli e sistema nervoso e favorisce il sonno.
  • Ferro → a stomaco vuoto, insieme a vitamina C (per esempio succo di limone). Da evitare con latticini, caffè o tè che ne bloccano l’assorbimento.
  • Omega 3 → ai pasti, meglio se grassi. In estate vanno conservati in frigorifero per evitare l’ossidazione.
  • Probiotici → lontano da cibi o bevande acide. Meglio assumerli a metà mattina o prima di dormire, sempre conservandoli in frigo se necessario.

Multivitaminici: non tutti sono uguali

Un multivitaminico di qualità può essere utile, ma se formulato male rischia di creare squilibri.

Per scegliere bene, controlla che:

  • contenga forme attive (es. metilfolato invece di acido folico);
  • rispetti i rapporti corretti (es. zinco e rame);
  • utilizzi minerali chelati, più facili da assorbire e più delicati sullo stomaco.

Si consiglia di assumerlo con il pasto principale, per migliorare assorbimento e tollerabilità.

L’assorbimento dipende dall’intestino

Anche il miglior integratore diventa inutile se non viene assorbito correttamente. Problemi digestivi o intestinali compromettono l’efficacia.

Situazioni che riducono l’assorbimento:

  • disbiosi intestinale;
  • acidità gastrica ridotta;
  • infiammazione cronica;
  • stress prolungato.

Esempio: chi assume gastroprotettori riduce l’acidità gastrica e quindi assorbe pochissimo ferro.

Errori comuni da evitare

❌ Assumere zinco e ferro insieme → competono tra loro.

❌ Prendere probiotici con caffè o succo d’arancia → l’acidità riduce la loro efficacia.

❌ Lasciare gli omega 3 al caldo (borsetta, auto) → si ossidano e diventano dannosi.

Perché la personalizzazione è fondamentale

L’integrazione non è una strategia “uguale per tutti”. Ogni persona ha fabbisogni diversi, dipendenti da alimentazione, stile di vita, analisi del sangue ed eventuali farmaci assunti.

Un esempio concreto:
Gli omega 3 sono ottimi per cuore e cervello, ma se assunti insieme ad anticoagulanti (Coumadin, Eliquis, ecc.) possono aumentare il rischio di sanguinamento.

👉 Questo dimostra quanto sia importante il supporto di un medico esperto in nutrizione e medicina preventiva, in grado di costruire un piano personalizzato, sicuro ed efficace.

CONCLUSIONE

Gli integratori possono essere strumenti potenti per la salute, ma solo se usati correttamente.
Prima di assumere un integratore, chiediti:

  • Con cosa lo sto abbinando?
  • Lo sto prendendo all’orario giusto?
  • Il mio intestino è in grado di assorbirlo?
  • Può interagire con i farmaci che prendo?

La differenza tra un integratore che funziona e uno che “finisce nello scarico” è tutta qui: conoscenza e personalizzazione.

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